mercoledì 16 dicembre 2009

Per chi al posto degli ABBA sull'MP3 ha questi

Angus Young, Malcolm Young, Brian Johnson, Cliff Williams e Phil Rudd riprendono il loro Black Ice Tour il 28 gennaio prossimo dallo stadio Westpac di Wellington in Nuova Zelanda. La band, icona dell'hard rock mondiale, al momento ha già confermato 17 concerti fra Australia, Nuova Zelanda e Giappone. Il concerto del 19 Maggio a Udine sarà verosimilmente quello di apertura per il tour europeo, che prosegue poi con varie date, fra le quali ne sono già state confermate cinque in Austria e Germania. Il tour, che finora ha registrato un impressionante numero di sold out (inclusi i 2 concerti al Forum di Assago nel Marzo 2009), ha consacrato il glorioso ritorno degli Ac/dc sulle scene dopo 8 anni di assenza. L'album che lo ha anticipato, Black Ice, ha venduto finora oltre quattro milioni di copie nel mondo. E da poche settimane è uscito Backtracks (Sony Music), un cofanetto di rarità live e in studio dell'hard rock band più grande al mondo.

Andiamo?

Fat lascia un bigliettino sulla porta che io vado a prendere i biglietti

lunedì 14 dicembre 2009

Ricomincio da una stella cadente


Eccoci qui.
Non intendo parlare ne di allenamenti ne di tabelle ne di tempi. Troppo male sono uscito fisicamente e psicologicamente da Firenze.
Mi sono cosi fermato per 2 settimane aspettando il momento giusto per ripartire.
Cosi con voglia e piacere ho rimesso le scarpette da corsa senza nessuna velleità e nessun programma.
Corro con un passo d'elefante ma il freddo della notte mi rende felice e sereno.
Penso ai miei programmi di corsa e di vita. Alle mie aspettative e a come ricominciare al meglio.
Piani economici familiari lavorativi e sportivi.
E come per incanto alzo lo sguardo dall'asfalto illuminato dal mio frontalino, e vedo una stella cadente. Momento non è sembrato più propizio di quello. Come a sugellare un riinizio una nuova svolta di pagina un nuovo target.
La stella cadente per le credenze popolari da il diritto a un desiderio. (è quasi Natale, non sarà mica la stella cometa? ehhe)
Io in quel momento stavo proprio pensando ai miei desideri futuri e non mi sono sentito in colpa a dedicare tutti i miei pensieri a quella stella cadente fuori stagione che ha solcato il cielo nero del nord.
Penso velocemente perciò a tutto quello che sarà a tutto quello che mi aspetta e mi dedico da solo, egoisticamente, quella stella cadente.

Ps. Vorrei fare un augurio di cuore e dedicare la scia di quella stella al nostro amico Mathias, e dirgli che la vita di corsa è troppo breve e dura per essere tranciata da brutti pensieri. Su con la vita amico sardo, qui all'antipode dello stivale c'è un fun che fa il tifo per te.

Fat lascia tutto aperto spalanca finestre e porte e lascia che il freddo dell'inverno trentino rinfreschi i nostri sogni e le nostre amibizioni podistiche e non.
"Kos"

giovedì 3 dicembre 2009

Oi oi oi

Dopo il periodo Fiornetino (me paro un pittore) riprendo con calma a correre e vedo come le gambe sono rimaste dal lento lungo fatto nella maratona.
Solo un espressione può dare il senso di quello che ho provato i primi 5km "Oi oi oi".
Un male pazzesco al ginocchio e i polpacci imballati. Facevo una fatica immane a girare a 4.17
Per fortuna dopo un po si è scaldato tutto e è andata un pò meglio, ho ripreso i miei ritmi normali e i 10k sono volati via abbastanza bene.
Non so se ce la farò a recuperare da qui a Domenica prossima per la maratona di Reggio.
Li, o la va o la spacca, non vado per divertirmi o per vedere dei posti, li vado per correre non per onorare la maratona ma semplicemente il mio istinto agonistico, perciò ci stà anche che non la concluda per niente.
Vediamo nei prossimi giorni.

Fate i bravi se potete! Specie tu Fat!

martedì 1 dicembre 2009

Firenze Marathon with my green balloon

Bene bene, noto con simpatia e buon gusto che gli amici blogger non sono poi cosi "maniaci" sessuali come qualcuno aveva insinuato.
Non avevo mai dubitato, ma sono contetno dei vostri commenti positivi sull'esperienza da pacer.

La cronaca della mia gara da pacer è semplice. Come sempre è un'esperienza
- Esaltante
- Gratificante
- Allenanente
- Stressante
- Impegnativa
- Emozionante
E chi più ne ha più ne metta
La mattina della gara salgo al piazzale con mio fratello, Demis e Nerero. Ho volutamente ignorato l'organizzazione dei pacer per stare più con i miei amici e vivere la maratona da runner e non in organizzazione. Massini aveva preparato delle aggevolazioni per i servizi di pacer che non ho voluto sfruttare. Salita al piazzale aggievolata, ritiro borse personalizzato ecc ecc. Ma non me la sono sentita di non vivere la preparazione della gara con i miei amici. Già a Ny avevo "disertato" per viverla in solitari, saltare anche Firenze mi pareva veramente brutto.
Sono stato con Andrea Matteo e gli altri fino all'ultimo. Poi mi sono avviato verso l'area dei palloncini proprio in tempo per farmi legare i palloncini e sentire Massini che sbraitava che ero in ritardo come al solito :-)
Foto di rito, quattro chiacchere con i miei compagni d'avventura.
Una calca e runner da tutte le parti. Partire dalle "retrovie" è sempre impegnativo e penso a che fortuna ho a poter correre con poca gente avanti quando gareggio.
Il mio compito da pacer mi impone di sgomitare (cosa che odio) per portarmi un po avanti e non perdere terreno gia da subito. Come un bravo scolaretto, chiedo sempre scusa permesso, mi scusi sono il pacer di turno mi può lasciar passere. Scusi sono in servizio. Sei solo chiacchere e distintivo, qualcuno mi urla... simpaticoni!! :-)
Devo dire che correre sotto ritmo quasi di 30 sec è devastante per le mie povere giunzioni.
Sono costantemente il secondo del mio gruppetto. Lascio 30 sec avanti il primo e mi tengo il mio gruppo di devoti sudditi attaccati ai palloncini.
Purtroppo un improvviso "pisipisi" mi costringe a fermarmi al 30esimo per un pitstop volente di un paio di minuti. Riparto come un fulmine a 3.20 per quasi 3 km per riprendere i miei compagni d'avventura.
Bello al 32esimo passare al triplo della velocità quasi 1000 persone ehehe
Mi guardavano come un'alieno. Tutti mi gridavano... "si in ritardooooo" :-) ribecco tutti quelli che mi ero perso per strada in tutto il percorso e li riincito a tenere duro e portarsi avanti.
Riacchiappo i palloncini e li supero e vado a riprendermi il mio gruppetto di protetti che con un sospiro di sollievo mi dicono "per fortuna sei tornato, è ora che per noi servi di più". Sono soddisfazioni quando senti queste cose.
Comincio a macinare km km senza sbagliare una virgola. Mi produco in quasi 6km costanti a 4.36, quasi come un'orologio svizzero.
Vedo sfilare dietro me gente come se cadessero dagli alberi e ogni volta che ne perdo uno gli urlo di tenere duro e venire con noi.
Ma niente più urlo più ne perdo. Peccato, ma le "Cascine" le pagano tutti, anche l'amico della Fulminea che non dovevo superare :-)
Prendo i superstiti e li traghetto come un moderno Caronte verso il traguardo, in un ritardo stimato allo sparo di 30 sec, tempo che volevo mantenere per avere il mio gruppetto personale.
Chiudo mano nella mano con un simpatico signore che singhiozza per il risultato.
Tempo allo sparo 3.16.06 tempo reale sotto il traguardo 3.14.56
Dire ... MISSIONE COMPLETATA.
Lascio i compagni pacer che si infilano al caldo negli spogliatoi riservati a loro e come tutti i 10.000 runner mi avvio verso il ritiro sacche, dove incontro tutti gli amici di sempre, Hulk Margiotta e molti altri che si complimentano e ricevono complimenti. Mi dispiace di non aver vissuto al pieno la vita da pacer, ma non sono avezzo alle comodità e alle reverenze del caso, preferisco vivere la corsa come ho sempre fatto.
Non me ne vorrà l'organizzazione ne Massini se hanno avuto un pacer solo per il tempo delle gara.
Concludo dicendo che è stata come sempre un'esperienza memorabile piena d'emozione e come sempre condita da molte sorprese ed amicizie.
I racconti del blogpoint li lascio ad altri e magari sul blogtrotter home.
Spero di avervi allietato e di aver trasmesso anche a voi l'emozione.
Come sempre quando corro da pacer, ammiro i veri runners che sono le persone che corrono per il puro piacere di farlo e non per ragigungere sempre un tempo.
Correre a 3 al km o 4 o 5 o 6 è pur sempre uno sforzo e rimanere ogni tanto nelle "retrovie" dovrebbe servire d'insegnamento a tutti quei corridori che pensano solo e solamente al cronomentro e non si godono più la bellezza e la fratellanza che da una gara del genere.
Un saluto a tutti dal vostro frate di fiducia
Ps. Ma chi era quello che pensava fossi veramente un frate? ahuahua Spero di aver sfatato questo mito, anche se la nube di saggezza che dava questa carica non era malaccio ;-)

E per inciso mi sento più cosi che colà



Fat fai cosi, socchiudi la porta e lascia entrare chiunque, qui la chiesa è per tutti! Accendete un cero e pregate per Reggioemilia :-) (post a seguire)